venerdì 1 maggio 2015

Softexpo



Sin dalla vigilia era abbastanza chiaro che il Viminale avrebbe ordinato un approccio soft verso i noexpo per convogliare l'attenzione del Paese sui rischi rappresentati dall'eversione in modo che la popolazione rimanga unita attorno alle istituzioni e soprattutto alle forze dell'ordine.
Una maniera come un'altra per smorzare le tante polemiche delle ultime settimane e far dimenticare certe indecisioni del governo.
Però così pare un pò troppo soft.

Addendum.


La mossa decisiva della questura è stata effettuata poco dopo il passaggio del corteo in piazzale Cadorna, poco dopo che i circa duemila incappucciati piazzati al centro del serpentone avevano attaccato per la prima volta le forze dell'ordine. Appena è stato possibile, un nutrito drappello di polizia e carabinieri si è inserito tra lo spezzone degli incappucciati e la parte finale e pacifica del corteo,dove c'erano gli striscioni dei cobas. In questi modo è stato disinnescato il trucco consueto dei violenti, quello di rifugiarsi dietro ai settori pacifici dei cortei per poi accusare la polizia di avere colpito indiscriminatamente.
luca fazzo

Luca potrebbe vendere cammelli ai beduini e ghiaccio agli eschimesi.
Questa è la versione della Questura che ovviamente deve essere stata pianificata di concerto con il ministero.
A prenderla per buona il messaggio è che se vogliamo una polizia efficiente dobbiamo lasciarla libera di picchiare.
Sennò ci dobbiamo accontentare di questo.
E il ministro si deve beccare le pernacchie dell'opposizione e le richieste di dimissioni.

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