"Non sono omofoba.
Mi piacerebbe per una volta che anche le associazioni gay, invece di autoghettizzarsi e sprecare parole per offendere chi non conoscono, condannassero i tanti femminicidi delle ultime ore.
Difendono solo il loro interessi di parte"
Non è che voglia difendere l'indifendibile a tutti i costi, ma per esperienza, sono portata a guardare oltre le apparenze .
Una cosa che ho notato dei gay, in giro per i social networks, è che quando escono in gruppi, a cena o per riunioni tra amici, stanno sempre tra di loro .
Nelle foto che postano, vedo enormi tavolate di uomini tristi, con il sorriso spento .
Mi si obietterà che la loro condizione, in una società come quella Italiana è difficile, e quindi c'è poco da ridere .
Non credo sia questo il problema .
Non vedo mai assieme a loro una coppia, o qualche ragazza, che faccia parte della loro compagnia .
Quando ho letto le parole dell'onorevole Biancofiore stamattina, peraltro pronunciate tempo addietro, mi sono venuti in mente quegli sguardi tristi su Facebook, e ho pensato che aveva ragione .
I gay si ghettizzano da soli .
Hanno le loro cerchie, la loro lobby pronta a tuonare per le frasi omofobe di un libro, ma è come se si volessero isolare per forza dalla società .
Combattono le loro battaglie e ciò gli basta .
Non è così che funziona .
Soprattutto quando sei minoranza, devi ricordarti che fai parte di una comunità .
Se combatti l'ingiustizia perchè sei in inferiorità, devi combatterla anche quando un bamboccio offende una religione, mettendosi il preservativo in testa a mò di ostia .
Una persona che è al di fuori di certe problematiche, può spesso fare la differenza, perchè riuscirebbe a guardare le questioni con maggiore obiettività .
Credo che la Biancofiore avrebbe potuto fare meglio di chiunque altro, proprio perchè si sarebbe sentita investita di una responsabilità enorme .
Però questo è un Paese fatto di lobby isteriche, e non si è potuto far altro che toglierle la delega .
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